clorofilla city

CLOROFILLA CITY, la cittadella della produzione verde

STUDENTI

Ilaria BOLLATI – Lia CRUPI – Chiara GEROLDI – Sara LAZZARIN – Pietro PAGLIARO – Francesca POZZI – Stefano SABATINO

DOCENTI/ASSISTENTI

Isabella INTI – Samantha BELOTTI – Valeria INGUAGGIATO

L’idea generale del progetto Clorofilla City è quella di utilizzare temporaneamente degli edifici con delle attività utili a diverse fasce di popolazione e di produrre allo stesso tempo energia pulita e­ rinnovabile. Gli edifici interessati dal progetto consistono in una palazzina a uffici, nella ex torre dei modelli della Breda e nei magazzini della Vetrobalsamo, tutti e tre attualmente dismessi o sottoutilizzati, come pure gli spazi aperti delle Ex Aree Falck.

Clorofilla City si propone di essere un progetto di riuso temporaneo che prevede un arco temporale di 10 anni durante i quali si susseguono 3 cicli produttivi. Ogni ciclo si conclude con una triennale espositiva tematica diversa: verde come giardino, verde come energia, verde come cibo. Durante le triennali si venderanno sia i prodotti degli artigiani e degli artisti sia i materiali ricavati dallo smantellamento ciclico degli spazi.

Gli edifici sono a sistema con il Carro Ponte che ospita eventi musicali e ricreativi e con le aree dismesse dell’intorno, piantumate a pioppi.

Il primo ciclo produttivo “Verde come giardini” prevede l’attivazione della palazzina uffici a ostello per turisti studenti e lavoratori, la Torre dei Modelli a Landmark e magazzino di stoccaggio e i magazzini Vetrobalsamo a spazio polifunzionale che ospiterà diverse attività quali orti/giardini di comunità, vivai, una fattoria urbana per i cittadini e box laboratori per artisti e artigiani. Inoltre sono previsti mercati rionali mensili, spazi per la ristorazione e per raccolta differenziata.

Il secondo ciclo produttivo “Verde come energia” prevede un investimento economico su impianti energetici con l’installazione di pannelli fotovoltaici. Il costo dell’installazione dovrebbe essere coperta dai ricavi dell’ostello, dalla vendita dei biglietti delle esposizioni e dei prodotti artigianali e dall’affitto degli spazi aperti ai vivaisti. Gli spazi dell’ex area Falk in attesa di trasformazione verranno piantumati a pioppi e contribuiranno a compensare la CO2 prodotta dalle attività temporanee.

Il terzo ciclo produttivo “Verde come cibo” prevede la completa rimozione dei pioppi, attività dalla quale si prevede di ricavare tonnellate di biomassa. Grazie al riciclo dei materiali utilizzati per le attività temporanee, l’energia pulita prodotta dai pannelli fotovoltaici e il combustibile naturale ricavato dai pioppi, l’energia consumata dalle attività può essere compensata. Il ciclo produttivo e il progetto si concludono con l’evento “festa della demolizione” durante il quale si vende il materiale ricavato dallo smantellamento dei box e del verde temporaneo.

Clorofilla City si propone di fare sistema con alcune delle realtà locali come il Carro Ponte (luogo dedicato a concerti e manifestazioni), e con altre aree dismesse dell’intorno. L’obiettivo è anche quello di coinvolgere un numero consistente di possibili utenti attori interessati sia ad utilizzare le strutture (studenti, artisti, artigiani, turisti e abitanti del quartiere) sia a investire nei tre cicli produttivi (imprese, amministrazioni e enti).

Dispositivi e infrastrutture temporanee attivano i diversi spazi: i container attrezzati come luoghi di lavoro o esposizione e i pannelli fotovoltaici nei magazzini, una copertura luminosa a led per la Torre dei Modelli, i pioppi piantati nell’area Falk e infine letti e altre attrezzature per la palazzina a uffici.

Scarica “Clorofilla City, Parte I (PDF)”

Scarica “Clorofilla City, Parte II (PDF)”

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